Sacramenti: Prima comunione
Si tratta di un momento molto importante nella vita di un credente che, come ha detto papa Francesco, «si colloca nel cuore della “iniziazione cristiana”, insieme al Battesimo e alla Confermazione e costituisce la sorgente della vita stessa della Chiesa». La Prima Comunione ha poco a che fare con le bomboniere, i confetti, gli abiti eleganti e i pranzi al ristorante che abitualmente accompagnano l’evento, rischiando di oscurarne il vero significato.
È innanzitutto uno dei sette Sacramenti: quello con il quale si ricevono il corpo e il sangue di Gesù. A istituirlo è stato proprio lui durante l’Ultima Cena, quando distribuì ai discepoli riuniti a tavola il pane e il vino come il suo corpo e il suo sangue, offerti per la salvezza di tutti gli uomini. Ed è questo che accade ogni volta durante la Santa Messa: il pane e il vino, per opera dello Spirito Santo, diventano realmente il corpo e il sangue di Cristo.
Ringraziamento in greco si dice “eucaristia”. E per questo il Sacramento si chiama Eucaristia: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio per amore. Ecco perché il termine Eucaristia riassume tutto quel gesto, che è gesto di Dio e dell’uomo insieme, gesto di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Dunque, «la celebrazione eucaristica è ben più di un semplice banchetto: è proprio il memoriale della Pasqua di Gesù, il mistero centrale della salvezza. L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli».
Tutto questo nella vita di un bambino accade per la prima volta nella Prima Comunione. Per Francesco, «è importante che i bambini si preparino bene alla Prima Comunione e che ogni bambino la faccia, perché è il primo passo di questa appartenenza forte a Gesù Cristo, dopo il Battesimo».
L’ostia, che viene somministrata durante l’Eucaristia, prima di essere consacrata è una semplice cialda di pane azzimo, cioè che non ha subito processo di fermentazione e al quale non è stato aggiunto il lievito, fatto con farina di frumento. Dopo la consacrazione, in virtù della Spirito Santo, l’ostia è il vero Corpo di Gesù. Per riceverlo, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, bisogna essere in stato di grazia, cioè senza coscienza di peccato mortale. Inoltre, sono importanti lo spirito di raccoglimento e di preghiera e l’osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa (consiste nell’astenersi da cibi e bevande, a parte l’acqua, per un’ora almeno prima della Comunione).