San Giuseppe educatore – Crescere in età, crescere in sapienza, crescere in grazia.
Dal Vangelo secondo Luca (2,41-46.51-52)
41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
Alcune parole da una delle udienze di papa Francesco
Guardiamo a Giuseppe come il modello del capo, che custodisce e accompagna Gesù nel suo cammino di crescita «in sapienza, età e grazia», così come a noi sono affidati i nostri ragazzi. Lui non era il padre di Gesù: il padre di Gesù era Dio, ma lui faceva da papà a Gesù; nella tradizione scout come capi siamo chiamati a essere fratelli maggiori, ma credo anche un po’ padri sul modello di san Giuseppe così come vedremo ora.
Come cresce Gesù? In sapienza, età e grazia. Così credo anche inostri ragazzi.
Età: è la dimensione più naturale, la crescita fisica e psicologica; preoccuparsi che non gli mancasse il necessario per un sano sviluppo; non solo il cibo o l’attività fisica ma ricordate che Giuseppe ne ha avuto a cuore la vita, pensate la fuga in Egitto, tornati a casa insegnò a Gesù anche il suo lavoro.
Sapienza: Giuseppe è stato per Gesù esempio e maestro di una sapienza che non era solo quella di tutti ma che si nutre della Parola di Dio, è anche nostro compito insegnare ai ragazzi ad ascoltare le Sacre Scritture; Giuseppe lo faceva accompagnando Gesù di sabato nella sinagoga, quando è possibile andiamo a Messa insieme ai nostri ragazzi.
Grazia: pensiamo che qua il compito sia solo di Dio, mentre è lo scoprire di essere a servizio di un mistero, che è la vita del ragazzo, del quale non siamo proprietari e nel quale c’è anche Dio con un progetto e un sogno che matura pian piano; in questo come capi siamo a servizio del ragazzo e di Dio.
Crescere in età, crescere in sapienza, crescere in grazia.
Chiedo per voi la grazia di essere sempre molto vicini ai vostri ragazzi, hanno bisogno di voi, della vostra presenza, della vostra vicinanza, del vostro amore. Siate per loro come san Giuseppe: custodi della loro crescita in età, sapienza e grazia. Custodi del loro cammino; educatori, e camminate con loro. E con questa vicinanza, sarete veri educatori. Grazie per tutto quello che fate per i nostro ragazzi e per il movimento scout.
Preghiera del Capo
Fa’, o Signore, che io ti conosca.
E la conoscenza mi porti ad amarti,
e l’amore mi sproni a servirti
ogni giorno più generosamente.
Che io veda, ami e serva te in tutti i miei fratelli,
ma particolarmente in coloro che mi hai affidati.
Te li raccomando perciò, Signore,
come quanto ho di più caro,
perché sei tu che me li hai dati,
e a te devono ritornare.
Con la tua grazia, Signore,
fa’ che io sia sempre loro di esempio e mai di inciampo:
che essi in me vedano te,
e io in loro te solo cerchi:
così l’amore nostro sarà perfetto.
E al termine della mia giornata terrena
l’essere stato capo mi sia così di lode.
Amen.