Iscrizione Grest
Le richieste di iscrizione al Grest sono state oltre 200 a fronte di 150 posti a disposizione, in più rispetto a quanti sono accolti, ci saranno anche una cinquantina di animatori adolescenti. Il nostro desiderio (come indicato anche nel modulo di adesione) è quello di poter accogliere tutti, però non sempre lo spazio a disposizione, le forze e il rispetto delle norme ci permette di farlo. Così a malincuore abbiamo dovuto darci dei criteri per decidere a chi dare la precedenza, ci siamo basati sulle informazioni che abbiamo raccolto con i moduli di adesione; come indicato sarebbero state usate per formare una eventuale graduatoria.
Ci sembrava un valore non fare riferimento unicamente al criterio di chi si iscrive per primo. Abbiamo così tenuto presente: situazioni di disabilità o necessità educative particolari, l’assenza di parenti disponibili alla cura di chi si è iscritto, chi ha fratelli o sorelle che fanno gli animatori, la frequenza della scuola media (sono più autonomi ma anche più bisognosi di contesti relazionali stimolanti), l’iscrizione a tutte e 4 le settimane. Si è formata così una lista che ha ammesso alcuni e non altri.
Comprendo il dispiacere e la difficoltà di chi possa aver vissuto la cosa come una esclusione, abbiamo cercato di fare il meglio nell’affrontare la situazione creatasi, per me personalmente è stata una cosa faticosa e sofferta. Ho garantito personalmente come parroco l’integrità nell’applicazione dei criteri sopra elencati a chi me ne ha chiesto conto, non sono state usate preferenze diverse come qualcuno può aver erroneamente presunto.
Nel modulo occorreva indicare se uno dei genitori non lavorava o lavorava da casa, così come della presenza o meno di congiunti che potessero accudire i figli con la fine della scuola. C’è chi ha sollevato alcune perplessità riguardo l’esattezza dei dati dichiarati da alcuni visto che i loro figli hanno avuto precedenza su altri non avendo di fatto situazioni particolari.
Nell’elaborare la graduatoria ci siamo fidati di quanto dichiarato dai genitori al momento della compilazione dei dati, non è possibile né delicato entrare nelle dinamiche delle varie famiglie e verificare quanto dichiarato, confidiamo che come genitori tutti abbiano vissuto la loro responsabilità civica e cristiana attestando in modo vero la propria situazione, se così non fosse nasce il dovere morale di rimediare.
Personalmente mi assumo la responsabilità come parroco dei criteri utilizzati e di non aver previsto un numero così elevato di iscrizioni, mettendo in campo una diversa organizzazione delle attività che potesse accogliere le numerose richieste; purtroppo a maggio ormai inoltrato non risulta più possibili rivederne ora la gestione in maniera diversa.
don Paolo